giovedì 12 maggio 2016

CRYPTIC PLASM - B.Paulin, 2015

Un criptozoologo viene incaricato da una produzione televisiva di investigare su una misteriosa creatura che si aggira nei boschi. Nel corso delle indagini l’uomo si imbatte in una cittadina i cui abitanti sono inspiegabilmente svaniti nel nulla. Il giovane, accompagnato dal suo fedele cameraman, scoprirà a sue spese che qualcosa di profondamente maligno e mostruoso ha raggiunto questo mondo.

La prolifica e longeva Morbid Visions Film sforna un’altra delle sue perle ultra underground che faranno felici gli appassionati del gore più ignorante e genuino. Così come i precedenti “Fetus” e “BloodPigs”, anche “Cryptic Plasm” è distribuito dalla Black Lava Enterteinment ed è disponibile sia in versione splicase che hardbox limitato a 200 copie. Il regista, (nonché boss della MVF, effetti sta, sceneggiatore e attore) Brian Paulin non ha mai fatto mistero delle proprie intenzioni: realizzare pellicole ruspanti e sporche dal tipico sapore ottantiano, al semplice scopo di divertirsi e divertire. Obiettivo sicuramente centrato e paradossalmente agevolato dai pochi mezzi a disposizione, sia in termini economici che tecnologici. La regia, poco curata ma in linea con lo spirito del film, alterna allo stile di ripresa classico un POV basico e poco disturbante, funzionale a mascherare le imperfezioni tecniche.  La prima metà della pellicola, incentrata sulla ricerca di un misterioso essere tra i boschi (o nel parco dietro casa?), punta sull’atmosfera ed è purtroppo penalizzata da una fotografia fin troppo televisiva, la quale dà l’impressione di guardare il tipico filmino delle vacanze. Le lacune maggiori si riscontrano in fase di scrittura: la costruzione narrativa è dispersiva e poco solida e probabilmente  un minutaggio inferiore sarebbe stato più adeguato.
Dopo una lunga parte preparatoria si arriva finalmente al dunque: la storia prende una piega bizzarra e lovcraftiana, e – abbandonato ogni criterio logico (se mai ne fosse esistito uno) –, si trasforma in un sano gorefest. Gli effetti speciali, rigorosamente caserecci e posticci, ci riportano indietro nei mitici anni ’80: manichini imbottiti all’inverosimile, liquami multicolor, esplosioni corporee, protesi plasticose e chi più ne ha più ne metta.  L’influenza di “Evil Dead” è palese, sebbene i risultati siano differenti. Volendo fare un paragone più calzante, “Cryptic Plasm” mi ha ricordato tantissimo “Protomorphosis” di Maurizio Quarta, opera del 2002 fedele anch’essa alla vecchia scuola. L’onestà artistica di questo prodotto – e di tutti gli altri che portano la firma della MVF – diventa così l’unico punto forte della pellicola. Questi ragazzi, spinti unicamente dalla passione viscerale (è proprio il caso di dirlo) per il genere, sono assolutamente consapevoli delle proprie capacità (non) professionali e, fregandosene altamente dell’industria cinematografica e di tutti gli orpelli annessi e connessi, continuano a macinare gore e splatter di bassa lega rivolto a quel pubblico grezzo e primitivo (presente!) che ama sollazzarsi con frattaglie e fantocci macellati male. Per una serata spensierata, preferibilmente accompagnata da una buona dose di alcol.

giovedì 14 aprile 2016

THE GREAT AMERICAN SNUFF FILM - S.Tretta, 2004

William Allen Grone è uno spietato omicida con un unico pensiero fisso: realizzare il primo snuff movie della storia. Insieme al suo unico amico Roy rapisce due ragazze e le tiene recluse in un ricovero di auto abbandonato. Inizia così a filmare la prigionia delle povere malcapitate, costrette a subire abusi e violenze fisiche e psicologiche.

Ennesimo  snuff movie basato su una storia costruita a tavolino e spacciata per vera (evviva l’originalità). Il maniaco di turno si chiama William Allen Grone,  accusato di stupro, omicidio ed altri crimini efferati per i quali è stato condannato alla pena capitale. Ad incastrarlo un filmato di due minuti ritrovato nella sua abitazione dall’FBI, nel quale viene

venerdì 8 aprile 2016

SNUFF TAPE ANTHOLOGY - El Gore, 2016

La Germania, si sa, è terra fertile per il cinema gore.  Ed è proprio dal suolo teutonico che arriva questa antologia firmata El Gore e distribuita dalla Black Lava Enterteinment. L’edizione, esteticamente molto curata e dal sapore ottantiano, contiene un doppio disco: il dvd, ricco di extra (tra cui video musicali) e il cd con la soundtrack delle bands brutal-grind Anal Fistfuckers (che definiscono la loro proposta “low-budget scat grind”), Kadaverfiker, Deathtopia e Whisky Suicide. I titoli dei sette episodi, realizzati tra il 2011 e il 2015, rendono perfettamente l’idea del genere di visione con cui abbiamo a che fare: “Dead Baby Fast Food”, “Final Orgasm Suicide”, “Organ Trade Autopsy”, “Gore Abortion”, per citarne alcuni. Il (finto) realismo che lecitamente ci si potrebbe aspettare dal film viene immediatamente tradito da alcune scelte estetiche

giovedì 31 marzo 2016

CHANNEL 309 IV-VI (recensione+intervista) - M.Malattia, 2015

A un anno di distanza dalla prima uscita di “Channel 309 I-III”, Marco Malattia – fondatore di VLF Laboratories – sforna il secondo capitolo, edito ancora una volta dalla Black Lava Enterteinment. Il DVD, distribuito in una elegante confezione in pelle, contiene gli episodi IV-VI più una piccola anticipazione del prossimo lavoro “The Motel Files”. Il progetto Channel 309, a differenza delle altre opere del regista, assume una connotazione concettuale differente che si riflette anche nel diverso approccio formale e sostanziale. Accantonate le tipiche inquadrature nervose e convulse, questi ultimi segmenti godono di un montaggio più dolce e con pochi stacchi, che genera  ritmi distesi e tuttavia mai soporiferi. I tre frammenti sono pressoché simili, e fanno della ripetitività la loro principale caratteristica.  Quasi totalmente assente il bianco e nero che faceva puntualmente capolino

giovedì 24 marzo 2016

RUGGERO DEODATO INTERVISTA - 14/03/2016

In occasione della proiezione di “The Green Inferno” di Eli Roth al cinema Mexico di Milano, la Midnight Factory ha invitato un ospite d’eccezione, ad introdurre l’ultima fatica del cineasta americano: Ruggero Deodato. Abbiamo incontrato un disponibilissimo “Monsieur Cannibal” negli studi della Koch Media, dove abbiamo piacevolmente conversato di passato, presente e futuro. Buona lettura!

martedì 22 marzo 2016

THANATOMORPHOSE - E.Falardeau, 2012

Laura si è da poco trasferita in un nuovo appartamento. Conduce una vita spenta, priva di stimoli, ed ha un fidanzato scontroso e poco devoto. Una mattina si sveglia con delle ecchimosi comparse inspiegabilmente sul corpo. Da quel giorno in poi inizieranno a manifestarsi tutti i sintomi di una prematura putrefazione: unghie che si staccano, pelle che marcisce, ossa che si rompono. Di fronte alla consapevolezza dell’imminente fine, la giovane si abbandonerà alla sua sorte.

Esordio alla regia per il canadese Eric Falardeau, che sforna un’opera dal sapore undergound unica nel suo genere. La pellicola, distribuita dalla prolifica Black Lava Entertainment,  ha visto la luce dopo un travagliato percorso fatto di studi e ricerche nel campo della

martedì 16 febbraio 2016

V/H/S: VIRAL - M.Sarmiento / G.Bishop / N.Vigalondo / J.Benson, 2014

Terzo ed ultimo capitolo della saga ideata da Brad Miska, ora disponibile in italiano in un bel cofanetto dvd e blu-ray edito dalla Midnight Factory, che include anche “V/H/S” e “V/H/S 2”.  L’evoluzione della saga ha seguito un percorso stilistico che l’ha portata ad allontanarsi sempre più dal concept iniziale (che prevedeva la coincidenza tra forma e sostanza) e dall’atmosfera decadente e sporca che caratterizzava i primi due episodi. “V/H/S: VIRAL” è infatti un prodotto di più ampio respiro, che esaspera ulteriormente lo scenario catastrofico del suo predecessore, avvalendosi però di un linguaggio cinematografico più canonico. Ad incorniciare i tre episodi che compongono quest’ultimo segmento della trilogia  è “Vicious Circle” di Marcel Sarmiento: la polizia insegue un misterioso furgoncino e la gente, presa da una strana follia, si riversa nelle strade per filmare con